A molti piace una casa dalle linee essenziali e colori neutri, in una parola, Minimal ma vediamo un po’ di storia: il minimalismo nasce negli anni 60 e proviene dal cambiamento radicale che rappresenta l’ambiente artistico di quell’epoca. Nell’arte di allora ci fu un movimento caratterizzato da una riduzione della realtà, dalla non espressività e di freddezza emotiva nelle opere. Il termine minimal o minimalismo venne coniato da un filosofo inglese, Richard Wollheim, nell’anno 1965 quando scrisse un articolo sulla tendenza nascente. Questo cambiamento filosofico si è esteso in tutte le discipline creative molto velocemente, dalla moda, al design senza ovviamente tralasciare l’architettura.
Lo stile minimal viene spesso spiegato con la frase “less is more“, slogan per antonomasia del movimento coniato dall’eterno Mies Van Der Rohe. In un suo manifesto spiega come il minimalismo sia la riduzione all’essenza, come ogni cosa deve essere ridotta agli elementi base necessari, senza dimenticarsi di rimanere comunque al passo con la modernità. Proprio per questo motivo il minimalismo ha tante forme, si è adattato molto ai vari stili che negli anni si sono sviluppati ed evoluti.
Il minimalismo è un concetto prima di essere uno stile!